PIEMONTE - LUOGHI DI POTERE NEL BASSO BIELLESE - La bessa |
La Bessa, Tra culti solari ed estrazioni aurifere.
Continuiamo il nostro magico viaggio sempre nelle vicinanze di casa Duir analizzando ora quello che forse e’ uno dei siti archeologici a parco più’ grande in Piemonte di più’ di 750 ettari di territorio che si estende dalle colline del biellese e vercellese all’apparato morenico della serra di Ivrea. La caratteristica che colpirà il visitatore appena scorgerà il parco saranno sicuramente le immense pietraie formate da ciottoli di fiume che non sono altro che il residuo del lavaggio di materiale per l’estrazione aurifero concepito per diversi secoli, qui si può notare evidentemente come la mano dell’uomo sia riuscita a modificare completamente il paesaggio circostante, ma chi ha utilizzato questo luogo e perché? |
![]() Resti di insediamento celtico-romanico |
![]() |
La fonte sacra |
Sicuramente i primi insediamenti viste anche le numerose incisioni
rupestri, oltre 600, risalgono al 3° millennio A.C e quindi all’età
del rame ma è proprio nel 1° e quindi periodo del ferro che
si sviluppano gli insediamenti e si affinano anche i graffiti.
Popolazioni celtiche - liguri dei Salassi e dei Victimuli cominciarono la ciclopica impresa dell’estrazione aurifera tramite il lavaggio delle sabbie per mezzo di enormi canali idrici artificiali, ma i veri padroni (purtroppo!) sono state le legioni di Roma capitanate dal console Appio Claudio (140 A.C.) ad usurpare ed a utilizzare la terra di Belenos estraendo ingenti quantitativi auriferi da poter finanziare le prime guerre puniche. Infatti sono stati proprio gli scarti di queste lavorazioni a creare uno dei paesaggi più caratteristici del biellese e non solo ma in queste pietraie sono rinvenuti anche numerosi muri a secco e perimetri di abitazioni sia celtiche che romane ancora oggi perfettamente visibili oltre a naturalmente suppellettili di ceramica e monete. Una leggenda narra che le popolazioni Victimule ormai sconfitte dai romani fusero tutti i loro possedimenti in oro nella forma di un’enorme cavallo e lo nascosero nelle viscere di una collina che ancora oggi qualche avventuroso cercatore tenta questa magnifica scoperta ma le nebbie, come quelle di Avalon, impediranno il suo ritrovamento. |
Il simbolismo legato al cavallo non fa che riportare alla mente culti
legati a divinità solari e forse è anche per questo che nella
Bessa ritroviamo numerosissimi massi erratici ed altari di aree druidiche.
Tra le più’ importanti voglio citare il “masso altare” in frazione Caporale che si presenta con diverse coppelle sulla sommità ed un’evidente piano altare simile ad una grande poltrona. |
![]() Roccia altare |
![]() |
![]() Roc dla Sguja |
In frazione Riviera di Zubiena invece troviamo il masso con il più’
alto numero di incisioni rupestri chiamato appunto “masso delle cento coppelle”.
Troviamo anche qui un masso dedicato ai riti della fertilità ed è rappresentato da un enorme monolito a forma di uovo detto “ roc dla sguja “, infatti sul dorso arrotondato oltre ad una serie di coppelle presenta una zona levigata dalle continue strusciate delle femmine in cerca di fertilità. |
Alla benefica roccia scivolo abbiamo anche il suo opposto con il “
roc malegn” o meglio roccia maligna, ciclopico monolito diviso in tre parti
con diverse incisioni tra cui alcune a scure che ricordano quelle della
Bretagna ma qui una strana energia mette inquietudine anche agli abitanti
del luogo che preferiscono non frequentare il posto e nemmeno nominarlo,
probabile causa di qualche anatema cristiano.
Oltre a diversi dolmen e menhir, ormai adagiati, troviamo un altro curiosissimo aspetto equivalente alle costruzioni dei parenti Galli Bretoni, che si identificano in diversi sorgenti o meglio fonti sacre che tanto mi ricordano la fonte di Barenton nella magica foresta della Brocelliande, semplici sorgenti oppure ci troviamo innanzi a vasche sacre di culti solari utilizzati dai veggenti uomini delle quercie? Secondo la gente del branco non ci sono dubbi girando per la Bessa vi accorgerete di trovarvi in un immenso Nemeton dove gli antichi Dei dormono nelle rocce attendendo il risveglio della coscienza pagana.Ossian |
![]() Roc Malegn |
[Indietro]
|